impianti idraulici

Impianti idraulici

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L’impianto idraulico è l’insieme delle reti di distribuzione delle acque o di gas di un edificio, facciamo riferimento agli impianti domestici comuni come l’acqua sanitaria e, di seguito, vedremo anche gli altri impianti.

Impianti idraulici: definizioni e tipologie

In questa pagina troverai le definizioni e le differenti impianti idraulici:

  • Impianto sanitario;
  • Impianto del gas;
  • Impianto di condizionamento (termico);

Impianto sanitario ( acqua calda e fredda)

L’impianto di acqua sanitaria comprende la distribuzione di acqua portabile e non per uso domestico, per lavarsi o per accumulo, generalmente prevede anche una rete di deflusso.

Schema dell’impianto idraulico sanitario:

schema impianto idraulico esempio

schema impianto idraulico esempio

Un esempio di come avviene in un appartamento di un impianto idraulico di acqua sanitaria, come gira l’acqua sanitaria.

Come funziona un impianto idraulico?

L’impianto idraulico è installato, a seconda dei materiali e tipi di posa, in maniera tale da poter servire tutte le utenze quali, sanitari, cucina, lavanderia, giardino, irrigazioni e punti di servizio e garantire il beneficio di una corretta erogazione e smaltimento.

Come è fatto un impianto idraulico?

L’impianto idraulico è costituito da seguenti componenti:

  • Le colonne di adduzione;
  • Le chiavi d’arresto;
  • Il collettore;
  • Le tubazioni;
  • I sistemi ausiliari.

 

Le colonne di adduzione

colonna di adduzione

colonna di adduzione

L’impianto idraulico è costituito da colonne di adduzione installate in verticale per permettere alla pressione di ottenere la corretta distribuzione orizzontale del carico idrico. E’ importante che sia rispettato il giusto diametro delle tubazioni e le pendenze per lo smaltimento.

 

 

L’impianto idraulico gestisce due tipi di acque:

  • Acque nere, quelle di scarico;
  • Acque chiare, quelle di carico e scarico;

L’impianto idrico sanitario viene intercettato all’inizio di ogni piano da una chiave d’arresto principale e un contatore che permette il controllo generale.

La saracinesca, chiave d’arresto dell’impianto idraulico

saracinesca chiave arresto acqua

saracinesca chiave arresto acqua

Sono le valvole ad uso manuale che intercettano l’acqua in pressione e ne consentono l’afflusso o il deflusso con la loro apertura e chiusura.

 

 

 

 

Il collettore dell’impianto idraulico

colletore impianto idraulico

colletore impianto idraulico

Il collettore è nato per distribuire l’acqua in pressione nel circuito idrico in modo capillare in tutte le utenze.

Il collettore ha sempre un ingresso principale e un’uscita principale.

Il percorso che l’acqua fa tra l’ingresso e le uscite è attraversato delle sotto-uscite dette derivazioni.

 

 

 

 

Le tubazioni

Gli impianti idraulici venivano realizzati con tubi in ferro, tagliati dall’idraulico e filettati uno a uno prima di essere messi in opera, con dispendio di tempo e di energie.

Oggi gli impianti idraulici possono essere messi in posa in circa un giorno, grazie all’utilizzo delle nuove leghe plastiche termofondibili.

I sistemi ausiliari

Come migliorare l’impianto idraulico?

Al primo posto sicuramente troviamo la filtratura o depurazione o tutti quei sistemi che permettono un miglioramento delle qualità dell’acqua.

Per esempio le acque di carico con pressioni insufficiente sono spesso aiutate da sistemi quali l’autoclave o il serbatoio posto in cima all’edificio che entra in funzione quando necessario per distribuire più acqua e quindi una pressione aggiuntiva.

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Impianti del gas

Si parla di impianto a conduttura di gas, tutta la rete di distribuzione appunto di questo combustibile, che viene posata, messa in pressione (secondo le normative UNI 7129), CERTIFICATA.
L’impianto del gas è costituito da diverse tipologie di materiali come il rame, ilferro, il multistrato, l’ottone, la ghisa.
Viene quindi strutturato (per le parti comuni anche progettato da appositi geometri di società fornitrici) da tecnici abilitati e idraulici del settore, fino all’impianto civile e quindi in fase terminale (dopo il contatore), che viene installato sempre coi suddetti materiali.
Viene condotto, e quindi successivamente allacciato alle principali utenze o apparecchi energetici che (in kW) ne sprigionano la fuoriuscita (rubinetto del gas) e la combustione in apparecchi come caldaie, scaldabagni, piani cottura, forni, stufe, etc.
Ma…
La sola presenza di un impianto o conduttura del gas all’interno di un appartamento ne richiede la certificazione di conformità, affinche possa essere in sicurezza e strutturalmente corretto, l’idoneità di installazione, ovvero tutta la serie di prese di areazione e di ventilazione necessarie (ad esempio il classico foro da 160mm o 200mm su facciata) alle altezze necessarie.

Certificazione impianto idraulico: dichiarazione di conformità

Quando richiedere certificazione impianti idraulici?

La certificazione di conformità, a differenza di quella energetica per gli impianti idraulici, è una dichiarazione che deve essere OBBLIGATORIAMENTE rilasciata in ogni tipo di posa o modifica di qualsiasi impianto idraulico, anche se già esistente, va fatta nuovamente, con dovute referenze o riferimenti a certificazioni precedenti, soprattutto nei casi in cui non sia possibile intervenire su tutta la tubazione esistente.

Assolutamente obbligatoria, ma anche essenziale ai fini di apertura di una nuova fornitura di gas, data la prova di tenuta impianto effettuata.

Costo certificazione di conformità

La certificazione o dichiarazione di conformità non ha un prezzo di per sé.

Questo documento, attesta la corretta esecuzione dell’intervento idraulico e la posa a regola d’arte, ma non si vende.

Chiaramente si tratta di una “presa di responsabilità” da parte del tecnico che certifica, il quale (almeno per quanto riguarda i nostri idraulici su città come Milano e Monza Brianza) potrà chiedere un compenso per quanto riguarda la cosiddetta “prova di tenuta” impianti secondo normativa e con attrezzatura specifica.

Nel caso in cui l’impianto vada messo a norma, ad esempio con la sostituzione di rubinetti dell’impianto del gas o interventi sulla tubazione non idonea), allora il documento di conformità dovrà essere conseguentemente rilasciato, senza alcun costo aggiuntivo o correlato ad esso.
Le imprese che intendono esercitare alcune o tutte le attività di installazione, ampliamento e manutenzione degli impianti oggetto della L.46/90, fanno denuncia di inizio di attività, indicando le relative voci per le quali possono essere abilitati, in detta denuncia dichiarano di essere in possesso dei requisiti previsti.

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77 commenti

  • Sabato, 7 Luglio 2019 10:40 inviato da Idraulico Torino FERRO IMPIANTI – Risposta a: Anna.
    Purtroppo non sempre è possibile venire a conoscenza della distribuzione fisica dell’impianto da disotturare o pulire con lavaggio. Per quanto riguarda quest’ultimo poi, diventa basilare l’analisi di durezza dell’acqua ed intervenire anche in base al quantitativo di acqua distribuito nelle tubazioni, diametri e metrature presunte devono fare inoltre la differenza per la buona riuscita di qualunque lavaggio chimico, dove per chimico intendiamo “chimicamente opposto” quindi un processo inverso a quello accaduto all’interno del tubo e verificate più variabili possibili.
    Di seguito suggeriamo alcuni esempi la invitiamo a contattare anche telefonicamente per ulteriori info.
    Grazie e Cordiali Saluti.

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